Di riflessioni del cactus 3
La Stapelia è fiorita. Dolcezze ogni giorno controllava il bocciolo, che però non dava segni di voler sbocciare e temeva che il miracolo si sarebbe compiuto quando lei era già in città e, quindi, non avrebbe potuto goderne la bellezza. E poi, all'improvviso, nel giro di un'ora, un petalo alla volta il fiore si è dispiegato e si è mostrato in tutto il suo splendore...inquietante.
Una stella, ma non convenzionale, e per giunta puzzolente, che si è riempita immediatamente di moscerini. Decisamente un fiore che non ti aspetti.
Eppure tutto ha un senso. Perché ciò che è strano, diverso da come ce lo aspettavamo, ci inquieta? Forse perché non è comune, omologato, imprigionato nei canoni di bellezza tradizionali? E se la sua diversità fosse invece funzionale ad uno scopo? E quel cattivo odore non serve forse ad attirare gli insetti e a favorire l'impollinazione? Eppure non è gradevole all'olfatto dell'uomo...
A volte ciò che accade non è quello che immaginiamo, sogniamo desideriamo. La vita ci sorprende (e a volte ci travolge) con eventi imprevedibili e inaspettati. Ma chi ci dice che non siano comunque validi e arricchenti? Chi ci dice che esiste una sola bellezza e non bellezze diverse? E anche ciò che in prima battuta è sgradevole può rivelare potenzialità nascoste, come il cattivo odore della stapelia.
Fortunati noi se riusciamo ad andare oltre l'ovvio e il normale e riusciamo a cogliere la bellezza dell'inatteso e del sorprendente.
Mi piacciono le tue riflessioni del cactus, le sento molto vicine, forse proprio perché ispirate da una categoria di esseri viventi di cui non mi occupo minimamente. La stapelia ha un ciclo vitale in cui l'uomo (finora) non è mai intervenuto, se non in modo del tutto marginale. Si fa la sua vita e noi ci facciamo la nostra. Non ci fornisce cibo né medicine né mangime per animali, al più un ornamento molto temporaneo per la casa. Eppure sembra avere qualcosa da insegnarci, nella sua indipendenza, e credo che per i disegnatori di fantasie da tessuto sia una bella fonte di ispirazione 😁
RispondiEliminaCome sai non amavo molto le piante grasse, ma da un paio d'anni me ne sono appassionata. Scopro ogni volta spunti nuovi e sì, le adoro rappresentate per ogni dove, tessuti compresi!
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