Di lessico famigliare 11 ( e Della Fede)
Questa
volta il lessico famigliare non è esclusivo di casa Dolcezze (almeno crede), ma
ve lo ripropone perché, in questo momento così complesso della sua vita personale
e professionale, tante frasi le sono tornate in mente e lei ci ha meditato su.
Quando succedeva qualcosa di
sgradito, o quanto meno non desiderato, la Nonna devota diceva: “Come vuole Dio!” e chinava il capo.
Ogni progetto, ogni organizzazione di eventi era accompagnato da: “Se Dio vuole”. Se c’era qualche
problema insormontabile, qualche situazione di difficile risoluzione, la
risposta era: “Il Signore lo sa”. La conclusione di qualunque "impresa", che fosse un esame, una nuova ricetta di cucina, un viaggio o un lavoro domestico, era "Ringraziamo Dio".
Ad un primo sguardo sembrano
affermazioni di debolezza o di passività, e invece sono espressione di una fede
salda che genera una forza infinita.
Come puoi programmare,
decidere, definire, se poi spessissimo, per quanto tu organizzi, si verifica
l’imponderabile? Certo, questo non vuol dire non fare niente e aspettare
dall’alto la pappa pronta, ma “Ricordati che non sei padrone della
tua vita, che esiste l’imprevisto e i tuoi piani possono andare a monte.
Ricordati che solo Dio è il Signore e solo ciò che Lui vuole si compie. Puoi
solo desiderare che la Sua volontà coincida con la tua. Tu programma, organizza,
adoperati perché tutto vada come vuoi, ma ricordati che non tutto dipende dalle
tue forze. Il tuo eventuale fallimento non è quindi una rovina, ma una nuova
opportunità: U Signuri u sapi”. Lui
sa cos’è meglio per te, ciò di cui hai veramente bisogno e ciò che invece
potrebbe farti male. Lui lo sa e questo ti deve bastare. Del resto, anche Omero
ricordava “queste cose stanno sulle
ginocchia degli dei”, per confermare la fiducia nell’attenzione della
divinità per le piccole vicende private.
“Il
Signore lo sa”, Lui conosce le tue difficoltà, i tuoi dolori, le tue
inquietudini e provvederà: non stare a preoccuparti, ci penserà Lui. Per questo continuava: “Come vuole Dio”. Fiducia, abbandono,
certezza di essere oggetto di amore e premura: nessun timore per chi ci crede. E poi la consapevolezza di dover essere grati per pgni cosa, perché tutto è dono: "Ringraziamo Dio!"
Ecco perché la Nonna devota, nonostante le dure prove affrontate, era sempre
serena.
Ecco perché le sue parole sono passate nel lessico familiare e infondono la stessa speranza e la stessa pace, le stesse che Dolcezze augura a chi passa di qua in questi giorni di festa.
Bellissime e assai sagge parole, e funzionano e hanno esattamente lo stesso peso anche se non credi,. Personalmente provo un grande conforto anche davanti al motto statunitense "In God We trust".
RispondiEliminal
Cara Dolcezza, queste frasi sono una vera eredità, la più preziosa e importante che si possa avere e lasciare. Sono frasi che passavano, e passano, di madre in figli, io stessa, anche solo per programmare un qualcosa per il giorno dopo, dico sempre “a Dio piacendo” e a ogni avvenimento bello non posso che ringraziare e invitare a ringraziare Dio. Insomma, come dici tu, non passività bensì credere che la vita la porta avanti Lui.
RispondiEliminaAgisci come se tutto dipendesse da te, sapendo, poi, che, in realtà, tutto dipende da Dio!» (cfr. Pedro de Ribadeneira, "Vita di Sant’ Ignazio di Loyola", Milano 1998).
Grazie per questo bellissimo post.
sinforosa
Bellissimo augurio :) aiutati che il ciel t'aiuta!
RispondiEliminaun abbraccio
anche mia nonna era così e nelle tue parole ho riscoperto i miei ricordi. Grazie dei tuoi auguri che ricambio con tutto il cuore :-)
RispondiEliminaAnche nei miei ricordi è affiorata la frase della mia nonna che anche di fronte agli eventi tragici soleva dire la frase " quello che Dio vuole non è mai troppo". La fede era un grande sostegno e l' ha aiutata a superare i momenti peggiori della vita.
RispondiEliminaSoon after Christmas, Japanese people start preparing for the year-end and New Year’s events.
RispondiEliminaCompared to Christmas, many of these events are based on Japanese tradition and are deeply related to religion.
The end-of-year party is called “bonenkai” in Japanese. “Bonen” means to forget (the worries of) the past year.
People are busy with events on New Year’s Eve.
Mia madre ricordava sempre le parole di sua sorella, gravemente provata dalla morte prematura del marito quando ancora aveva 7 figli tutti piccoli o appena adolescenti. Mia zia diceva "Iddu mi misi in ta sti guai e Iddu c'avi a pinsari ". Della serie, se Dio ha permesso questo ci penserà Lui. Il che non significa che si sia buttata su un divano aspettando gli eventi, anzi, ha lottato e sofferto ma sempre con fede incrollabile. Quando mio figlio lottava per la vita io mi sono ritrovata a dire semplicemente "dammi la forza per accettare la Tua volontà" anche se tutto il mio essere si ribellava all'idea che potesse accadere ciò che è l'incubo per ogni madre. Quello che manca a me, rispetto a mia madre e mia zia, è la serenità nell'affrontare l'imprevisto. Io mi ribello, vorrei evitare, sono Cristo nell'orto degli ulivi. Poi, come Gesù, piango e dico"non la mia ma la Tua volontà "e combatto la mia quotidiana battaglia della vita.
RispondiElimina@ Murasaki: certo, ma se credi tutto assume un altro significato
RispondiElimina@ Sinforosa: esatto, e l'abbandono (attivo, ovviamente) è fonte di gioia. Meravigliosa la frase di sant'Ignazio, grazie di averla riproposta.
@Roberta: grazie! Auguri anche a te
@ Alidada: le nonne sono state la nostra ricchezza, speriamo di esserlo altrettanto per i nostri nipoti.
@ Adriana: che bella la frase di tua nonna, che grazia riuscire a viverla!
@ Sakamoto: grazie per aver condiviso qui le tradizioni del tuo paese. Auguri anche a te (e scusa se non rispondo in inglese)
@ Solsido: che bella la riflessione di tua zia! Se solo avessimo un decimo della fede di queste persone nulla ci turberebbe. Impariamo da loro a vivere con serenità il nostro quotidiano cammino.
Cresciuta a sun dello stesso identico lessico ^_^... che tuttavia non sono riuscita a fare mio - uuff!. Forse maturando, forse ritrovando la fede, forse concedendomi se non una vera fede un pizzico di fiducia in più nell'esistenza di una forza superiore...
RispondiEliminaE' comunque bellissimo leggerne le motivazioni. E' comunque sempre bellissimo leggerti, Dolcezze. Arrivi al mio cuore...
Ti abbraccio! BUON ANNO :*
Buon anno anche a te!
EliminaGrande invidia e rispetto per chi riesce ad avere pilastri così solidi. Non è il mio caso, però. Io vivo una, spiritualità tutta mia, un misto di scetticismo e curiosità.
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