Di bilanci libreschi
L’anno scorso per Natale i miei figli mi avevano regalato il
kindle, nonostante io fossi molto perplessa. Il fascino del libro, il fruscio e
l’odore della carta mi sembravano insostituibili. Le mie prime letture dell’anno sono state, quindi, cartacee. Guardavo con
diffidenza quell’arnese e l’ho lasciato abbandonato sul comodino per mesi,
nonostante avessi fatto i miei primi acquisti. Mi infastidiva non poter
sottolineare (sì, sì, lo so che si può fare, ma vuoi mettere la matita, il
chiosare, il commentino a bordo pagina? Impagabile!), mettere i miei bellissimi
segnalibri e la “freddezza” del dispositivo. Poi sono andata al mare, e lì
tutto è cambiato: dopo l’esperienza di It in spiaggia, la possibilità di
leggere King senza la scomodità del volumone ha cominciato a farmi apprezzare
il kindle. Da lì è partita la lettura matta e disperatissima, che non mi ha ancora
abbandonato, per cui il bilancio libresco dell’anno vede ¼ di libri cartacei e 3/4
di libri digitali.
I vantaggi del kindle sono indubbi: il costo dei libri,
decisamente più abbordabile, soprattutto approfittando delle offerte, più testi in uno spazio ristretto da portarsi
a spasso con poco peso, la possibilità
di leggere al buio, senza disturbare il consorte con la luce della lampada, quella
di ingrandire a piacimento i caratteri, e quindi di potere, se necessario, fare
a meno degli occhialini, la tranquillità di sapere che nessuna fila dal medico
o alla posta, nessuna ora buca a scuola ti farà essere impaziente, visto che
avrai un modo ottimo per ammazzare il tempo.
Gli svantaggi sono “affettivi”
(vedasi quanto già detto), ma anche pratici: per quanto si indichi la
percentuale di libro letta e da leggere, mi manca la percezione “visiva” delle
quantità e questo un po’ mi disorienta; è difficile ritrovare (soprattutto nei
gialli), la pagina in cui hai avuto l’intuizione, hai colto un indizio, hai
percepito il colpevole. La cosa peggiore, però, è l’impossibilità di scambiarsi
i libri con le amiche lettrici, e questo
è veramente male, soprattutto per chi come me, ha letto a sbafo per anni.
Comunque, bando alle ciance: il titolo parla di bilanci e non di libro cartaceo vs Kindle, quindi ecco:
i libri letti sono stati 45, pochi, in base agli standard, ma
la prima parte dell’anno è stata poco produttiva.
Il libro più noioso: L’assassinio di Pitagora (720 pagine più
lente di un fiume limaccioso. Un “giallo”, che si riscatta in alcune scene
finali, interessante solo per la ricostruzione storica.)
Il libro della memoria: Il pranzo di Mosé (ne parlerò a
breve)
Il libro più coinvolgente: Nessuno sa di noi (qui)
Il libro più divertente (ex aequo): Nega, ridi, ama (presentazione
tragicomica della menopausa) e Le feste non vengono mai da sole (da rileggere
in questi giorni, visto che parla del Capodanno)
Il libro più inaspettato: Il profumo delle foglie del tè: offerta
kindle, che ha avuto il merito di farmi conoscere il mondo delle piantagioni di
tè di Ceylon, oltre che una delicata storia d’amore con sfumature di giallo.
Non altissima letteratura, ma piacevole compagnia.
Il libro più sconvolgente: Niente (una storia di bambini,
inquietante e terribile, dove non c’è nessun elemento positivo o di riscatto.
Mi ha lasciato l’amaro in bocca)
L’autore più letto: R. Galbraith /J. Rowling (tutti i libri
di Cormoran Strike e La maledizione dell’erede)
I classici: il solito Calvino, riletto, e I. Singer, una
scoperta con La famiglia Karnoscky.
Manca, anche quest'anno, il libro dell'anno. Pur avendo apprezzato parecchi libri, non mi pare di aver incontrato grande letteratura, ma forse è perché sono diventata molto selettiva.
Sul mio comodino al momento ci sono un giallo, un saggio, un libro che voglio rileggere e nel kindle altri 4 gialli e 4 romanzi...sono pronta a ripartire.
E buon anno di letture a tutti!
Non ho ai provato a fare la conta dei libri letti in un anno, ma 45 mi sembra un numero molto ma molto rispettabile.
RispondiEliminaFelici letture e auguri per un anno... mah, già avere un anno con meno attentati mi sembrerebbe un buon acquisto. Comunque, auguri!
Anch'io trovo il kindle molto pratico,specialmente in certe occasioni,spiaggia in primis.
RispondiEliminaI libri che hai citato li ho letti quasi tutti e concordo con te tranne su quello della Sparaco.
Non so quanti libri ho letto nel 2016,quello che mi ha più emozionato in assoluto è Amy e Isabelle della Strout,una grande scrittrice americana.Un libro al femminile ricco di elementi di riflessioni che mi hanno toccato il cuore come donna e come madre.
Buon anno di letture e viva i bei libri
@ Murasaki:numero rispettabile certamente, ma inferiore alla media. Per quanto strano possa sembrare, quando avevo i figli piccoli ero più produttiva, in tutti i sensi. Ora, o le giornate si sono accorciate o io mi sono rallentata.
RispondiElimina@ Solsido: non lo conosco. Me lo appunto subito. Buone letture anche a te