Dell'autunno (o Di cosa ho scoperto a Parigi 1)
A Parigi ho scoperto l’autunno.
E’ accaduto quando , appena
arrivata, dalla finestra dell’hotel ho visto gli alberi che cominciavano a
cambiare colore e che, giorno dopo giorno, si spogliavano.
L’ho scoperto nella pioggia di
foglie ai giardini delle Tuileries e nel bosco di Chenonseau, nel cielo coperto
e nella pioggia leggera, nella temperatura frizzante e nella nebbia del
mattino.
E sono rimasta sorpresa.
Perché dalle mie parti l’autunno
non lo vedi: troppi pochi alberi e quei pochi sempreverdi, per cui tu ti
accorgi che la stagione è cambiata dalla necessità del maglioncino e dalle
vetrine decorate di zucche e frutta martorana.
Dalle mie parti una mattina ti
alzi e scopri che il Natale si avvicina e ti sei persa l’autunno.
Quest’anno no.
Quest’anno io l’autunno me lo
sono goduto e l’ho particolarmente amato.
Perché per me l’autunno è il tempo del
riposo dopo le fatiche dell’estate ed è la preparazione di ciò che verrà.
E’ il rinnovamento, è il gettare
via quello che è vecchio per fare spazio al nuovo, è il ritorno
all’essenzialità, al punto di partenza da cui ricominciare, è la novità del
passato che prepara il futuro.
Per questo non riesco a vedere
nelle foglie che cadono il senso della provvisorietà dell’esistenza dell’uomo
come tanti illustri poeti, ma il desiderio di far piazza pulita di ciò che non
serve più per dare spazio a quello che verrà.
E per voi?
E per voi?
Le fatiche dell'estate?Ma scusa in estate non si lavora!!!Parlo degli insegnanti.E tu Sei un'insegnante!
RispondiEliminaE si vede pure quando parli di preparare quello che verrà.La tua e' una visione scuolacentrica dell'anno e mi sa che l'estate non ti piace.
Detto questo,da sicula concordo con te.Noi non abbiamo autunno.
A me l'autunno mette tanta malinconia.
RispondiEliminaPersonalmente preferisco l'estate, perché non amo il freddo e la mancanza di luce, però concordo con te: l'autunno è il vero inizio. il 1° gennaio mi mette sempre angoscia.
RispondiElimina@ Solsido: Il mio punto di partenza erano gli alberi, forse non mi sono espressa in maniera chiara. Sulla visione scuolacentrica sicuramente concordo (per me l'anno comincia a settembre e finisce a metà luglio) ma stavolta non c'entra: la mia riflessione voleva essere più ideale e meno concreta. Che poi io non ami l'estate....è troppo evidente?
RispondiElimina@ Assia: non sei la sola. Ogni volta che io esprimo apprezzamenti sull'autunno vengo assalita da chi mi ricorda l'umidità, il freddo, la fine dell'ora legale ( e il conseguente accorciarsi delle giornate)...ma io ci vedo i frutti e, appunto, il ricominciare. Mi sa che la strana sono io!
@ Squitty: Angoscia perché?
Perché è come fare un salto nel buio, perché un nuovo anno ti fa pensare a cose nuove, magari belle, magari no. Perché è come lasciare la strada sicura per una piena di incognite.
EliminaCerto la sensazione dura solo un paio di giorni, anche meno, però è sempre o quasi presente.
Ma dimentichiamo la malinconia!!! Anche questo post è nella raccolta!!! Evviva!
EliminaE lo è pure un'altra volta! Post che vale doppio insomma!
EliminaAmo anche io l'autunno e mi manca negli ultimi anni. Si passa dall'estate all'inverno in un lampo!
RispondiEliminaI suoi colori sono la cosa che amo di più e l'aria frizzante! Mi piace l'idea della stagione per fare "piazza pulita" del vecchio e dare spazio al nuovo.
Ma se dovessi scegliere una stagione sceglierei la primavera: la rinascita!
Com'è andata a Parigi?
Un abbraccio Maria
Ho con l'autunno un rapporto ambivalente, ma tendenzialmente non lo amo. Detesto novembre, mese uggioso, piovoso, per me sempre di raffreddori e poco piacevole. Amo ottobre, ma solo perché compio gli anni mi vellica il narcisismo. Nell'insieme, sono creatura di primavera e di estate.
RispondiElimina@ Maria: giusto per fare la battuta...non esistono più le mezze stagioni! E invece sono importanti perché sono, veramente, la via di mezzo, il passaggio. A Parigi, globalmente, è andata bene. Ne parlerò ancora, mi sa...
RispondiElimina@ la povna: io,invece, non sono proprio una creatura d'estate...troppo sole, troppa luce, troppo caldo. Per me è, in assoluto, la stagione meno produttiva, mentre dall'autunno in poi rinasco. Sarà che quando sono nata io (ed era marzo) nevicava...e dalle mie parti è una stranezza
Mi è piaciuta molto la tua descrizione! Mi sembra molto positiva e mi ci ritrovo! A Parigi non ci sono mai stata, invece ho bene impresso nei ricordi da bambina quella sensazione di ritrovarsi a Natale senza accorgersene e la visione di quelle vetrine piene dei colori della frutta martorana. Adesso invece qui dove sono l'autunno si sente eccome e sinceramente non mi dispiace affatto! Adoro le sue sfumature di colori!
RispondiEliminaGrazie per essere passata!
Buon w-end!
Concordo con te sulle sensazioni di rinnovamento autunnale. Chissà...sarà perchè lego questo periodo ai miei ricordi ... l'inizio della scuola, davanti una nuova avventura. E poi i colori dell'autunno sono meravigliosi! La tua foto parla da sola...
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie per questi due splendidi contributi parigini ♡♡♡♡
Anche io sono d'accordo con te quando dici che l'anno comincia a settembre, è il momento dei progetti, del pianificare. Mai come a settembre mi sento bene, l'aria è fresca e i colori si attenuano e ci si prepara all'inverno...l'estate se si può è per riposarsi, per poi ricominciare un nuovo ciclo!
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