Dei libri dell'anno 95: Vincoli




Ho scoperto Haruf solo un paio d'anni fa, ma l'ho subito amato. Con questo libro completo la lettura delle sue opere, e so già che mi mancherà. Tecnicamente questo romanzo è il primo che ha pubblicato, ma io l'ho letto per ultimo, andando a ritroso da Le nostre anime di notte e Benedizione, a tutti gli altri via via, e in tutti ho ritrovato bellezza, umanità e vita. 

I vincoli del titolo sono quelli della famiglia, del rispetto, dell'onore e dell'amore. La storia è narrata in prima persona da uno dei personaggi, Sandy, che vuole raccontare la verità, tutta la verità su Edith Goodnough, ricoverata in ospedale e con un'accusa di omicidio sulla testa, e per farlo comincia da quando, alla fine dell’Ottocento, suo padre Roy, con la giovane sposa, Ada, arriva su un carro a prendere possesso del suo appezzamento di terra ( o meglio di sabbia e pietre), sul quale costruirà la sua casa. La terra è la protagonista silenziosa, quella terra sulla quale Roy si spezzerà la schiena e la farà spezzare alla sua famiglia: è, infatti,  un padre padrone che esercita la sua autorità con implacabile severità. La moglie ben presto morirà, stremata dalla fatica e dalla nostalgia, e il suo posto verrà preso da Edith che, appena diciassettenne, si troverà a gestire il padre, il fratello e il duro lavoro, senza mai ribellarsi e lamentarsi. Una tragedia, infatti, le toglie anche il desiderio di costruire qualcosa di diverso, e se il fratello, almeno per un po', riuscirà a conoscere il mondo, Edith no, lei rimane al suo posto, solo con il supporto di John Roscoe, il suo amore mancato, e poi del figlio di lui, Sandy, la voce narrante, quel figlio che avrebbe potuto essere suo. 

"Era completamente sola. Non era sola per un pomeriggio o per un mese, lo era un anno dopo l'altro, costantemente, e non aveva alcun motivo di credere che le cose sarebbero mai cambiate"

Spesso nel corso della lettura mi sono chiesta il senso di questa vita, apparentemente inutile, spesso ho rimproverato Edith per la sua fedeltà, poi ho riflettuto che ogni suo gesto era semplicemente amore: verso un padre detestabile, un fratello fragile, la sua famiglia "acquisita", la sua terra, la sua casa.

"Niente in questa faccenda è giusto. La vita non lo è. E tutti i nostri pensieri su come dovrebbe essere non servono a un cavolo, a quanto pare": forse Edith ha trovato nell'attesa e nel servizio la sua strada, anche se noi, con John e  Sandy avremmo voluto per lei altro. 

Ma forse ognuno, alla fine, sceglie la propria vita, e noi dobbiamo solo accettarla e rispettarla.

Commenti

  1. ma sono 95 nel solo 2023? io non ne ho letti 95 nemmeno in tutto il 2022...
    complimenti!!

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    1. Noooooooo! 95 come recensioni sul blog. Quest’anno, ahimè, è solo il primo. Per ora, causa stanchezza, scuola e Villa Arzilla, sto leggendo molto poco…😩( chi sei?)

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    2. Ovviamente io sono Dolcezze.

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    3. scusami ho visto solo ora, sono Trasparelena,

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