Di riflessioni blogghesche e di richieste di aiuto



Vorrei essere una blogger "seria", di quelle con una puntuale organizzazione, con un calendario programmato, con tante idee e il tempo necessario per realizzarle, con buone competenze informatiche, originale, frizzante, capace di usare "degnamente" i social per creare traffico qua, una blogger divertente, ironica, in grado di raccontare le piccole e grandi storie della sua quotidianità, ma mi rendo conto di essere solo una che, quando riesce a ritagliarsi uno spazio, scrive di fretta e disordinatamente, così come capita. Tra l'altro, da quando Blogger fa i capricci e rende faticoso commentare (lo so bene anch'io, visto che dal cellulare mi è spesso impossibile farlo sui blog amici), si è ridotto anche il feedback coi lettori, e quindi non capisco più quali sono i post più graditi o più utili. Certo, ci sono le visualizzazioni a dare indicazioni,  ma potrebbero essere casuali.

Per questo avrei bisogno di un po' di aiuto da voi, miei fedelissimi (e pazienti) lettori:

il nome di questo blog lo (e mi) rappresenta ancora? Dopo quasi 9 anni, in cui, tra l'altro, i miei figli sono diventati grandi, ha senso un nome che evoca un mommyblog?

Le recensioni dei libri interessano a qualcuno? E le ricette? Quali post sono più graditi? Per carità, non credo che potrò cambiare forma e stile (questa sono!), ma potrebbe essere utile capire in maniera più chiara cosa è più apprezzato.

Preferireste delle "rubriche" fisse in giorni "stabiliti", compatibilmente con il disordine creativo e la cronica "indisciplina" che mi caratterizza? Per intenderci, all'inizio di questo blog il venerdì era dedicato ai libri e agli adolescenti, poi ho cominciato a pubblicare quando mi capitava: sarebbe utile fissare dei giorni della settimana (non con pubblicazione obbligatoria, ma solo indicativa, tipo lunedì handmade, mercoledì libri, sabato scuola, domenica ricette etc.)? Chiaramente il tutto sarebbe subordinato ad aver cose da dire e tempo per scriverle...

Insomma, vorrei mettere un po’ d’ordine: mi date una mano? A chi non riuscisse a commentare ricordo che c’è anche il modulo dei contatti per intervenire. 

Grazie a chi avrà la pazienza di farmi sapere la sua opinione. 

Commenti

  1. Secondo me un blog è un diario, non una rivista con rubriche fisse. Quindi io lo lascerei così com'è. Anch'io sono un po' scocciata dal fatto che, con 790 lettori fissi e tanti visitatori che quotidianamente arrivano sul mio blog, arrivino ormai rarissimi commenti. Sicuramente il motivo è quello che hai descritto tu e cioè la difficoltà a commentare dagli smartphones, ma anche una disaffezione a comunicare via blog a favore dei social che molti ritengono più immediati. Non condivido, ma rispetto le scelte dei lettori e continuo, anche se più raramente rispetto ai primi fantastici anni, ad aggiornare il mio blog...così come viene. Baci!

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  2. Quanto al nome...ti rappresenta comunque. Sempre mamma sei, anche se i figli sono cresciuti. e sempre mamma dolce dolce. Quindi...lascia così anche il nome.

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  3. Ciao!!
    Ultimamente faccio anch'io queste considerazioni, che sono quasi uguali alle tue, e sono giunta alla conclusione che il nome mi identifica. Io faccio scrap, parlo di creazioni le più diverse, di conseguenza cambiare nome, se gli argomenti rimangono gli stessi, non avrebbe senso.
    Pubblicare a giorni stabiliti per me è complicato perchè gli impegni quotidiani si stravolgono nel giro di 2 secondi a meno che so già di cosa voglio parlare quel certo giorno e allora programmo il post.
    Questo è il mio quotidiano ma ognuno sa quali sono le problematiche personali quindi darti un suggerimento mi rimane difficile...
    Io ho solo deciso di fare ALMENO 2 post a settimana però a volte non riesco, altre volte qualcuno in più comunque non mi faccio prendere da regole troppo rigide, perchè già so che non riuscirei a rispettarle...
    L'unico rammarico è che vorrei commentare più spesso ma devo scegliere se scrivere a chi seguo o scrivere i miei post...
    Spero che le mie abitudini ti chiariscano le idee ma di certo il confronto è sempre positivo.
    Kisssssssssssssssssssssssss

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  4. Io lascerei tutto così. A me recensioni e ricette interessano. Molto

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  5. Ciao, io non commento molto spesso ma apprezzo i blog formato "diario", racconti personali, istantanee di vita, momenti più o meno difficili che mi fanno capire che tutti hanno momenti duri...
    Ciao e grazie per l'impegno
    Betty

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  6. io lascerei come è ora, mi interessano le ricette, mi interessano le recensioni, mi piace leggere le tue vicende scolastiche e tutto il resto
    per la questione dei giorni io credo che tu debba fare come ti senti, il blog è tuo, secondo me dovrebbe rispettare te, non i desiderata dei tuoi lettori
    per il nome non ti so dire, io sono negata a scegliere i nomi...

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  7. ciao, avevo il tuo stesso problema e ho cambiato piattaforma. Per quanto riguarda il blog, è personale, devi essere te a scegliere cosa pubblicare, a scrivere ciò che in quel momento ti va di fare. Se devono essere gli altri a farlo, non è più così personale. A me interessa tutto, infatti il mio blog era partito solo con articoli di ricamo e cucito e poi mi sono allargata con la cucina, libri, viaggi. In questo modo è tutto sotto controllo con il sommario.

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    1. Dove sei passata di piattaforma? Io ho un micro blog personale su blogger e sto cominciando a detestare google, per la difficoltà di commentare, per la sua indiscrezione che ti obbliga a dare il numero di telefono se vuoi accedere all’account o all’email da altri pc, e per mille altre grane. Ma non ho troppa voglia di mettermi in un compito più grande di me, perdere i link ecc. per cui vado avanti con quello che ho, ma non mi piace affatto.
      Come hai fatto a cambiare? Grazie, Pellegrina

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  8. Per i commenti non ne parliamo... Il nome ti rappresenta ancora, mica si smette di essere mamme quando passa la moda dei blog.
    Le ricette a me incuriosiscono, le recensioni presentano spesso titoli curiosi e insoliti, si capisce che sei una lettrice forte quindi non le toccherei. I racconti della vostra vita quotidiana rendono il blog vivo e umano.
    La frequenza di pubblicazione, eh, tasto dolente per me che pure vorrei scrivere di più e casco sempre nella trappola del meglio nemico del bene. Avere due post a settimana da leggere o più sarebbe bello, ma non trovo giusto che debba importi un impegno sacrificale in più, ne fai già abbastanza... quanto alle rubriche a giorni fissi, per me non è essenziale, l’importante è che tu scriva di quegli argomenti con tanto di etichette.
    Quanto ai social, la loro supposta immediatezza, con tanto di emoticon prefabbricati, va a scapito di una comunicazione pensata e in qualche modo originale che ha reso belli e leggibili i blog. A me non sono mai piaciuti.
    Pellegrina (ho scritto anche il commento sulla coperta).

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  9. Dolcezze io credo che chi ha il piacere di seguire un proprio blog, debba farlo senza vincoli o imposizioni. Deve semplicemente aggiornarlo quando e come ritiene opportuno, senza ansie di scadenze e trasmettendo quello che preferisce e che più rispecchia il proprio mondo. I blog saranno pure passati di moda, ma ricordiamoci che la condivisione deve restare sempre attuale. Perciò ben venga...in qualunque forma.

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  10. @ tutti: innanzi tutto grazie per il tempo che mi avete dedicato e per le risposte che mi avete dato. Evidentemente questo blog è come la mia scrivania: disordinata, ma si trova di tutto, cercando bene. Farò tesoro dei vostri consigli e continuerò, tempo permettendo, mantenendo lo stesso nome. Non abbandono del tutto, però, l'idea del giorno dedicato a un argomento: su quella sto lavorando, perché penso potrebbe essere utile a me. Per il resto, l'obiettivo di due post a settimana sarebbe anche il mio, Betta. Proviamoci!

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  11. Io resto qui e ti "aspetto" come tanto tanto tempo fa si attendeva la busta nella posta e si era Felici della lettera scritta a mano dell Amica/o del cuore
    Io ne ho un ricordo tenero e confortante di quelle poste che mi rendevano vicino anzi direi accanto chi sentivo mi donasse tutto il suo volermi Bene scrivendomi del più e del meno delle giornate e di sé
    Quindi Dolcezze tu scrivi io ti "aspetto"
    Con affetto a presto
    P

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  12. Che cosa bella che mi dici, Pellegrina(sei tu, vero?)! Allora hanno un senso i miei “deliri”…

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    1. Purtroppo non sono io, ma condivido il senso del commento. Pellegrina

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    2. Scusa la gaffe, Pellegrina. P, manifestati!

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    3. Ops....quel P sono io Paola mamma anche nonna gggiovaneeee e creatTiva ed avendo esaurite le ore disponibili della giornata per "riposare creando" per forza mi concedo solo la Lettura del tuo blog.
      Ti scrissi una mail privata suggerendoti il "decluttering con ricordi digitali"
      Un abbraccio virtuale a Te e a Tutti i lettori del tuo blog
      Paola

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    4. Sìiiii! Ricordo! Grazie della tua presenza. Con la tua risposta mi hai dato una chiave di lettura molto bella del senso del blog.

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  13. Partiamo dal nome: visto che parli di dolci, e pure dei tuoi figli, direi che il nome resta valido, e poi mi è sempre sembrato molto carino.
    Per il resto, come Trasparelena anch'io penso che il blog è tuo e te lo dovresti gestire come ti torna meglio, e come la misteriosa P vedo i tuoi post come letterine scritte dall'amica. A me piace avere dei giorni della settimana riservati al cinema o ai libri ma, appunto, è una cosa che piace a me quando scrivo il blog, non ci trovo proprio niente di male se l'universo mondo non si preoccupa di che giorno della settimana è quando vuol mettere una ricetta o parlare di un libro che gli è piaciuto, e anche le scadenze e il numero fisso dei post... boh, va bene tutto, sinceramente. In sostanza, gradisco tutto, ma soprattutto mi sembra che il blog è tuo e te lo devi gestire tu come meglio ti aggrada. Infine sì, vanno bene i libri (mi piacciono sempre i consigli per le letture, e grazie ai blog che frequento ho letto cose che altrimenti non avrei mai conosciuto; e mi piacciono anche le ricette, e i post dedicati al bricolage. Cioè, voglio dire: per me anche mettere un orlo è un'avventura, ma mi piace vedere che qualcuno riesce a fare tante belle cose mettendoci sempre qualcosa di suo.
    Murasaki

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  14. Il nome io non lo cambierei, ti rappresenta in tutto anche ora. Rimani sempre una mamma con le tue dolcezze infinite anche con vari argomenti, che leggo sempre volentieri ma che non sempre riesco a commentare perchè hai già descritto tu pienamente. Io commento solo dal computer e mi trovo sempre bene. Poi i nostri blog sono una specie di diario e quindi mi ritrovo anch'io che una volta scrivevo di più ora ogni tanto. L'importante è non stancarsi, rimane sempre un post "nostro" molto più rispetto ai social.

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  15. Visto che avevi chiesto un parere ai lettori, in questi giorni ho spulciato l’etichetta libri in cerca di letture. Sarebbe più preciso se le etichette fossero più articolate. Libri ok, poi aggiungere genere, ad es.: storico, autobiografico, giallo, cappa e spada, intimista; ambientazione: Sicilia, USA, Norvegia; epoca: contemporanea, moderna, medievale, attualità; tematica: donne, emancipazione, persecuzioni razziali, crisi economica, ecc. Qualcosa del genere, se ti va. Pellegrina

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