Di penne e computer





Ho letto un librettino molto carino, che parla di oggetti che, nel giro di qualche anno, sono diventati improvvisamente desueti o sono spariti del tutto, fra cui mappe stradali, lettere e penne. A dire il vero io la penna la uso ancora, ma mi rendo conto che ormai il mezzo elettronico ha quasi totalmente soppiantato la scrittura a mano. E' evidente, ad esempio, come la calligrafia non venga più né praticata né insegnata (e fatevelo dire da chi fa una fatica immensa ad interpretare i geroglifici dei suoi alunni), al punto che c'è chi scrive in stampatello. Eppure è così bello collezionare penne, sceglierne di tutti i colori, diversificarne l'uso a seconda del fine per cui si deve usarla e così via! Avere dinanzi venticinque compiti perfettamente stampati è un conforto per l'occhio, ma i ghirigori, i disegnini e le cancellature di un compito scritto a mano sono impagabili. Un bel compito su Word è asettico, scritto a mano trasuda (in senso proprio e figurato) di fatica e di passione. 

Sarà che sono un'immigrata digitale, ma la pagina word spesso mi inquieta, soprattutto se devo scrivere obbligatoriamente qualcosa per lavoro. La comodità del sistema è innegabile: poter cancellare, riscrivere, copincollare, salvare e avere tutto pronto, cambiare font e formattare con un clic...tutto questo non ha prezzo, ma la mia cervicale geme, il mio braccio duole e non riesco a concentrarmi. Davanti al foglio bianco, invece, la mia mente si apre e la mia penna comincia a scrivere. 

E voi cosa preferite? Siete retrogradi cultori di carta e penna o vi siete totalmente convertiti al digitale? E che penne preferite?

Commenti

  1. Per praticità, mi sono adeguata al digitale e ho imparato a scrivere direttamente al PC, invece di perdere tempo a ricopiare i miei testi.
    Però, porto sempre nella borsa almeno tre penne. E le uso, eh?
    Scrivo di tutto a mano e mi piace un sacco.
    Buona domenica.

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  2. io faccio l'informatico e arrivo da un istituto tecnico dove ho fatto ben tre anni di dattilografia: sono un filino di parte ma con la tastiera vado molto più rapida che con la penna..... Però devo ammettere che a questo punto della mia vita, in cui a penna scrivo solo la lista della spesa (ma non sempre) quando devo scrivere a mano più di due parole in fila faccio fatica. E forse è un male

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    1. Il problema è questo , e lo stiamo vedendo con i ragazzi: non sanno più scrivere a mano, e la calligrafia ormai è morta

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  3. Io convinta sostenitrice di carta e penna. Ho vari quadernetti dove annoto di tutto, dalle trame dei libri che leggo alle ricette che mi riescono meglio, alle frasi e aforismi vari agli appunti di viaggio. La tecnologia è importante non lo nego e facilità molte cose, ma il profumo della carta e dell' inchiostro sono il massimo.

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  4. Ho imparato a scrivere a macchina a sei anni, sono stata una delle prime a scrivere la tesi di laurea al computer con una videoscrittura preistorica - insomma sono come quei tastieristi che passano con disinvoltura dalla spinetta al pianoforte al moog; comunque, proprio durante la pandemia, dopo diversi anni di quasi-pausa ho ripreso a scrivere regolarmente il diario, e ho già riempito due bei quaderni. Ai miei occhi però non piace molto correggere al computer. Il peggio del peggio però è correggere un compito scritto a mano sullo schermo!

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    1. Correggere al computer è la punizione inflitta a noi insegnanti! A me ha provocato una splendida tendinite, per non parlare dell'abbassamento della vista!

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    2. Eh sì. Mi si spezza il cuore a dirlo, ma un anno fa ci vedevo meglio :(

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    3. Eh sì. Mi si spezza il cuore a dirlo, ma un anno fa ci vedevo meglio :(

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    4. Eh sì. Mi si spezza il cuore a dirlo, ma un anno fa ci vedevo meglio :(

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  5. Io scrivo molto a mano. Ho diverse agende dove mi piace riportare pensieri, ricopiare citazioni tratte dai romanzi che leggo, raccontare le trame dei libri che mi sono piaciuti di più. No, non ho mai abbandonato la penna: ho anche dei quaderni “zibaldone” in cui scrivo di tutto, dalle ricette, ai numeri di telefono occasionali, le scalette di qualche articolo... e la cosa bella è che li conservo tutti, perché sono come diari: mi raccontano di anno in anno.

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  6. La penna del titolo ha tutte le mie simpatie, anche in un momento, o meglio in anni, in cui Deutschland vade retro, per me.
    In particolare un loro modello mi fa brillare gli occhi: il pennino può fare ogni spessore, come gli antichi strumenti dei copisti, quando davvero tutto si scriveva a mano.
    Per me però è fuori prezzo.
    P.S.: ça va sans dire che “la penna”, qualsiasi penna, è stilografica.

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    1. Io, pur amando molto la scrittura con la stilografica, non posso usarla. Tendo ad appoggiare la mano e impiastriccio tutto.

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    2. Pure io: per fortuna sacrifico le dita e non il foglio.

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    3. Pure io: per fortuna sacrifico le dita e non il foglio.

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  7. uso ancora volentieri carta e penna, anche solo per lasciare un messaggio sul tavolo al figlio o al marito, per scrivere gli impegni sull'agenda o la semplice lista della spesa.
    L'uso del pc ha peggiorato però la lingua italiana, i ragazzi non sanno scrivere nè in corsivo nè in stampatello e fanno tantissimi errori....
    Barbara

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  8. Io scrivo tutto a mano: ho quaderni, diari, fogli volanti. Sempre con me in borsa carta e penna. Adoro le matite colorate che ho riscoperto da qualche anno per sottolineare i libri quando li leggo. Poi quando ho imparato a scrivere a macchina a scuola, all'allora corso di segretaria d'azienda, tastiera cieca, ho iniziato con le macchine meccaniche quelle con i tasti duri e a seguire ho imparato con le elettriche, elettroniche e via fino al computer. Ho le dita forti, mi hanno sempre detto quelli di casa, proprio per la manualità con le tastiere, non certo nei polsi.

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    1. Pure io, carta e penna e adesso colori per il Bullet Journal. Uso la vecchia macchina da scrivere quando voglio fare qualcosa di particolare, ma scrivo con due dita, ahimè.

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