Dei libri dell'anno 80: Benedizione


Una trama che si riassume in due righe e una storia che ti entra dentro.  Un uomo, Dad, riceve una diagnosi infausta. Niente scene di disperazione: la morte è parte della vita e la vita è  fatta di piccoli gesti,  di sguardi verso l'orizzonte,  di silenzi e di rimpianti. Due sue scelte gli stanno sempre davanti, ma probabilmente se potesse tornare indietro le rifarebbe. È un uomo serio, rigido e taciturno,  che ha molto amato: peccato, però, che lo abbia detto poco, peccato che si  sia perso tanto della vita dei suoi figli, intento com'era a lavorare. Al suo fianco Mary, la moglie, Lorraine, la figlia e una comunità che vive inquietudini,  dolori, incertezze, ma sa anche accompagnare,  andando al di là del proprio personale dolore. Perché nella città di Holt c'è chi rimpiange un amore perduto, chi la morte di un figlio, chi vuole tornare all'essenza dell'amore puro, chi non riesce a trovare il proprio posto. 

Ci sono pagine indimenticabili, piene di gioia e piene di dolore, ma su tutto prevale la vita, in una sorta di passaggio di consegne da Dad a Alice, la piccola orfana che risveglia gli istinti materni e paterni del gruppo. E la vita non è mai semplice. C’è più dolore che gioia, ma i momenti di gioia bastano a compensare il resto . E ognuno deve imparare a fare i conti col proprio passato, ad accettare e ad accettarsi, per non perdersi. Perché non dobbiamo mai dire che ci siamo persi e la strada di casa è ben illuminata, se la cerchiamo.


per il Venerdì del libro di homemademamma

Commenti

  1. Sarà molto bello da leggere ma non per me in questo momento.
    Barbara

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  2. Ma proprio Dad doveva chiamarsi uno dei protagonisti? 😂
    Al di là di ciò, mi pare che il messaggio si presti alla navigazione in mare aperto di questi tempi e si adatti alle interiorità nostre.

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