Di "mantelle della nonna"

Se, stile Pollyanna, vogliamo trovare un lato positivo in questi tempi duri, la permanenza a casa concede un po' più di tempo libero e le creative tutte ne stanno approfittando. Tra l'altro le attività manuali aiutano a distogliere la mente dai cattivi pensieri e ci rendono più positivi, quindi nei tempi lasciati liberi dalle videolezioni, dai compiti del NonpiuCucciolo e dalla cucina,  sono riuscita a portare a termine questo impegnativo lavoro, cominciato qualche mese fa.
È un lavoro che per me ha un significato importante e per questo sono molto felice di averlo completato: nasce infatti dal desiderio di riprodurre una bellissima mantella fatta chissà quando dalla Zia e ritrovata in un armadio nella Grande Casa, in condizioni pessime e pronta per essere buttata. Quando però l'ho presa, mi ė sembrato di sentire l'odore della Zia e  quando l'ho aperta ho visto quant'era bella. Il recupero era impossibile: troppo lisa e già abbondantemente rammendata. Ho deciso allora di riprodurla e, appena trovata la lana a Bologna,  ho cominciato.  So lavorare all'uncinetto,  ma non sono bravissima  a copiare. Ho provato, però,  confidando di essere aiutata da lassù, ho scucito e rifatto e finalmente in questi giorni  ho finito.
Ecco la mantella

Il colore non è  rosso, ma é un bel bordeaux, qui potete vedere un particolare. 


Indubbiamente non ė perfetta.  Forse avrei dovuto usare un filato più sottile, ma io la trovo bella, soprattutto per quello che rappresenta per me: il caldo abbraccio di chi ho amato e mi ha amato e da cui ho imparato tanto. 

Commenti

  1. Liria è bellissima ed è altrettanto bello il desiderio di mantenere in vivo il ricordo dei nostri cari. In questi giorni di clausura forzata anche io cerco di impegnare le mani e la mente cucendo, ricamando, cucinando ecc. con la speranza che tutto passi presto e si possa tornare alla normalità

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    1. È l'unico modo per occupare la mente, oltre che le mani, in qualcosa di meno doloroso. Aspettiamo e preghiamo.

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  2. E' bellissima cara Dolcezze:
    Bellissima la lavorazione e bellissimo quello che rappresenta.
    Teniamo mani e mente occupate e non perdiamo mai la Speranza.
    Un forte abbraccio in attesa di tempi migliori
    Maria

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    1. Grazie. Non perdere la speranza è l'obiettivo primario di questi giorni. Passerà.

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  3. È veramente bella anche indipendentemente dal caldo abbraccio...ecco, per esempio, il filato più sottile l'avrebbe consentito, il caldo abbraccio? E l'originale non si sarà logorata tanto, appunto perché il filato era ranto sottile? A me sembra che un oggetto nato per scaldare debba anche avere un suo spessore e soprattutto un suo calore.
    E complimenti alla zia per l'originale, anche. Di che colore era?

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    1. La mantella della zia era di un colore che io detesto, ma che lei amava: una specie di avana un po' più scuro. In bordeaux rende decisamente meglio.

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    2. Ah, l'avana non è davvero il mio colore - ma tanti lo amano molto. In bordeaux è sontuosa e fascinosa

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