Di corsi e ricorsi storici

(La regina non me ne voglia, ma col soprabito e la borsetta, a parte mia nonna, c'è solo lei) 
La nonna devota la domenica mattina andava alla prima messa, quella delle 5, perché poi doveva mettersi a cucinare. Quando l’orario della prima messa fu spostato alle 7, andava a quell’ora, perché “Il primo pensiero dev’essere santificare le feste”. Fino agli 80 anni andava da sola, alzandosi quando tutti dormivano,  poi una rovinosa caduta le aveva fatto, finalmente,  capire che era opportuno farsi accompagnare da qualcuno per evitare conseguenze più serie, e Dolcezze era la sua sodale. C’era però un piccolo problema: Dolcezze non era in grado di alzarsi all’alba la domenica e la nonna dovette adattarsi a partecipare alla messa delle 9. Siccome, però,  le cattive abitudini sono dure a morire, lei era già pronta alle 7 e alle 8, quando Dolcezze era ancora tra le braccia di Morfeo, la potevi già trovare vestita di tutto punto, col soprabito, le scarpe e la borsetta,  seduta nell'ingresso. 
Non ti preoccupare, nonnicedda, quando sei pronta andiamo.“  Ma ovviamente Dolcezze si sentiva sotto pressione e cercava di accelerare.

Stamattina Dolcezze si è alzata come al solito e come al solito, prima di andare alla prima messa (ormai obbligata perché poi impegnata con la Genitrice) si è  messa a trafficare in casa, a riordinare, a sistemare…e ha perso tempo. Ad un certo punto, mentre era allo specchio a cercare di dare una parvenza di normalità alle sue occhiaie,  con la coda dell’occhio ha visto l’Amato Bene già ben intabarrato, con sciarpa e chiavi della macchina in mano: “Non ti preoccupare,  Dolcezze,  quando sei pronta andiamo" . In un momento di terribile  dejà vu, Dolcezze accelera, dimentica persino di mettersi gli orecchini e in men che non si dica è già alla porta. Arrivati in chiesa,  trovano giusto quattro persone “Come mai non c’è nessuno?" L'Amato Bene tace e, a questo punto, Dolcezze guarda finalmente l’orologio: “Ma sono ORA le 8.30! Perché  mi hai fatto fretta?” “Ma io non ti ho detto nulla, sei tu che ti sei affrettata…”
Ora, per favore,  ditemi se Dolcezze non lo dovrebbe ammazzare.  

Commenti

  1. No, poverino. Almeno ti ha fatto venire in mente un bel ricordo della tua nonna.

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    1. Questo è vero, ma che rabbia! Poi l'ho perdonato, tranquilla 😜

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  2. Preciso come mio marito: sempre pronto almeno con un quarto d'ora di anticipo e comincia a farmi fretta. Ma tanto la mia sindrome da ritardataria cronica è inguaribile e arriviamo in ritardo lo stesso. :)))

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    1. Io invece sono puntuale, ma proprio...puntuale, nel senso che arrivo sempre sul filo di lana

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  3. Eh, gli uomini! Ciao Dolcezze.
    sinforosa

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  4. Massimo massimo morsicarlo un pochino, ma con molta Dolcezza ☺️

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  5. Povero! Ti ha fatto venire in mente un bel ricordo dai!
    Mi sembra di vedere me con mio marito ma al contrario.
    E spesso lo mollo a casa e parto con le figlie e lui ci raggiunge dopo: immancabilmente in ritardo!
    Un abbraccio
    Maria

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