Di Quinte da ringraziare


Ci siamo. 
Domani comincerete gli esami, darete il massimo, vi emozionerete, vi arrabbierete, piangerete, riderete...e partirete, ognuno per la sua strada. Abbiamo cominciato insieme, abbiamo camminato insieme, siamo cresciuti insieme, eppure
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio."(E. Montale)
E proprio oggi, alla vigilia di tutto, voglio ringraziarvi, uno per uno, per quello che siete stati, che siete e che sarete e, siccome sono una prof originale, invece ti tirare in ballo i miei eccellentissimi insegnamenti, ricorderò quello che ho imparato da voi.

Grazie a te, mio Cardiologo (che in realtà farai l'ingegnere), per avermi insegnato che l'impegno paga e che col duro lavoro si arriva alla meta.
Grazie a te, mio Segretario, presenza taciturna e fedele, che mi hai insegnato che dietro il silenzio e la timidezza si nasconde tanta ricchezza.
Grazie a te, Americana, per avermi insegnato la schiettezza e la sincerità ("Prof, questa parte non la conosco perché non l'ho studiata. Mi scusi: recupererò")
Grazie a te, Manzoni, per avermi insegnato che si possono scrivere bene 8 pagine, se si conosce approfonditamente l'argomento.
Grazie a te, Casanova, che mi hai insegnato che l'amore è "german di giovinezza" e che ad esso si possono sacrificare tranquillamente anche le ore di studio.
Grazie a te, Houdini, che mi hai insegnato come all'improvviso si possa scomparire dal proprio banco (anche se involontariamente).
Grazie a te, Diesel, che mi hai insegnato che ognuno ha i suoi tempi e  bisogna sempre sperare in una fioritura, che in te è stata lenta, ma copiosa.
Grazie a te, Veneziano, che mi hai insegnato che si può venire su bene, nonostante una madre troppo presente.
Grazie a te, Marciatore, che mi hai insegnato che ciò che conta nella vita è la forza di volontà, che ci fa vincere tutte le nostre battaglie.
Grazie a te, Sofista, che mi hai insegnato l'abilità di trasformare il discorso ingiusto nel discorso giusto (come te nessuno!).
Grazie a te, Russo, che mi hai insegnato a difendere l'indifendibile, se lo ritieni giusto e vero.
Grazie a te, Comico, che mi hai insegnato l'ironia e la capacità di sorridere di tutto.
Grazie a te, Vagabondo, che mi hai insegnato che di troppo riposo non è mai morto nessuno.
Grazie a te, Filosofo, che mi hai insegnato la serietà e l'impegno, la completezza e la cura.
Grazie a te, Muchu, che mi hai insegnato l'arte dell'ultimo banco, ma anche quella dello studio intelligente.
Grazie a te, Ballerina, che mi hai insegnato il senso di responsabilità, come si cresce e si matura.
Grazie a te, Economista, che mi hai insegnato la forza del ragionamento e la capacità di difendere le proprie idee.
Grazie a te, Pasionaria, che mi hai insegnato che i ratti sono solo topi e che nei bagni della scuola deve esserci un armadio magico in cui sparire.
Grazie a te, Castore, che mi hai insegnato che si può copiare da Wikipedia senza usare il telefonino.
Grazie a te, Polluce, che sei arrivato piccolo piccolo e mi hai insegnato a ridere degli strafalcioni e delle spiritosaggini.

Grazie a tutti voi, che, quando siete arrivati, eravate tanti e ora siete una classe di amici e complici. Grazie a voi, che tra di voi mi chiamate mamma e che io nel mio cuore considero figli.
Grazie a voi, che siete la più bella classe che ho mai avuto (anche se ne porto nel cuore tante), forse perché vi ho cresciuti e, forse, mi assomigliate un pochettino.
Grazie a voi e forza! Avete ali forti e potete volare lontano, ma poi tornate qui, arricchite la vostra terra della vostra bellezza e della vostra cultura. 
Contribuite a rendere più bello e più grande il nostro  mondo, 
virtute duce, comite fortuna.

Commenti

  1. Quando si arriva al termine di un ciclo si rimane attoniti, spaesati, gioiosi ma anche tristi. Coloro che abbiamo aiutato a crescere e che ci hanno regalato momenti indimenticabili, sebbene a volte pesanti, e che sono stati un po’ “figli nostri”, amati, ascoltati, ripresi, perdonati, incoraggiati... ora li si deve lasciare andare.
    Il bello è che a settembre la magia si ripeterà ed eccoli lì i nuovi alunni che ci sono donati per ricominciare un nuovo e grande cammino insieme.
    Bel post, Prof, e in bocca al lupo (evviva il lupo) a tutti i maturandi e una preghiera allo Spirito Santo perché li illumini.
    sinforosa

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    1. Confido proprio nella magia di settembre e mi auguro di vivere ancora le stesse emozioni, ma tu sai bene che le classi sono ad annate, come il vino...

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  2. Come ogni anno, si vive la pena del distacco, dopo tanto tempo trascorso insieme tra successi, difficoltà, arrabbiature e momenti gioiosi. Ne parlavamo proprio oggi con i colleghi con i quali abbiamo condiviso una classe particolarmente difficile. Nonostante i sorci verdi che ci hanno fatto vedere, il distacco è sempre triste.

    Io però muoio dalla curiosità di sapere come faceva Houdini a scomparire dal banco e per giunta involontariamente.

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    1. Un giorno mi accingevo ad interrogare e, fatto il nome di Houdini e alzato lo sguardo al suo banco, non l'ho vista più. Per il forte stress aveva avuto un mancamento ed era scivolata sotto il banco, assolutamente invisibile.

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  3. Ma dai sei una professoressa? Anche mio figlio ha un buon rapporto con i suoi professori. L'anno prossimo frequenterà il quarto Liceo Scientifico e per ora non voglio proprio pensarci al quinto :D Mia figlia, invece, a settembre inizierà il Liceo Linguistico... È un ciclo la vita, ma che dolori vederli crescere così in fretta :)

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    1. E sì ;-), una prof nemmeno troppo in incognito, in verità. Hai ragione: vederli crescere è gioia e dolore

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  4. Ti porteranno nel cuore e resterai la prof. per sempre. Penso che il meglio di noi lo diamo ai nostri studenti più che ai nostri figli stessi, per tanti motivi. Complimenti a te per aver colto in ognuno di questi ragazzi tanta bellezza.

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    1. Questo è certo: agli alunni doniamo tutta la pazienza che ai nostri figli neghiamo.
      Grazie a te

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    2. Come ho già scritto da qualche parte, mio figlio ha terminato la quinta elementare.
      La sua straordinaria maestra di italiano ha incollato alla fine del quaderno di ogni bambino uno scritto, molto simile al tuo, in cui viene elencato tutto quello che lei, e gli altri maestri, hanno imparato da questi piccoli in cinque anni di scuola.
      Ecco, posso affermare con certezza che tu sei senza dubbio una grande insegnante. Queste cose sono prerogativa di chi ha una marcia in più!

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    3. E piacciono sempre da pazzi alle classi ^_^

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