Di risposte inaspettate


Dolcezze e il Cucciolo vanno al Comune per rinnovare la carta d'identità. Mentre si svolge la pratica il Cucciolo non ha pace: parla in continuazione, prende le penne che sono sulla scrivania, muove i fogli di carta, chiede chiarimenti su tutto e questo mentre Dolcezze prima con lo sguardo, poi con le mani, poi a voce cerca di farlo stare fermo. Niente da fare, anche perché il funzionario del Comune lo ha preso in simpatia (e come potrebbe essere altrimenti?) e lo autorizza a fare quello che vuole, rispondendo a tutte le sue domande. 
La povera mamma deve tacere, se non vuole peggiorare la situazione, ma appena uscita redarguisce fortemente il rampollo: "Ma insomma, si può sapere che ti ha preso? Ti sei comportato come un bambino di due anni! Dici sempre che sei grande, che puoi tornare a casa da solo, che puoi restare in casa da solo...Da te non mi sarei mai aspettato un tale comportamento!"
"E no, cara mamma! Io sono grande, ma anche un po' bambino. Anzi, devo proprio rimanere bambino!"
"Ma che dici?"
"Non te lo ricordi? Se non rimango bambino non posso entrare nel Regno dei cieli!" 

Okay, mai il Vangelo era stato utilizzato per coprire una monelleria.

Commenti

  1. Furbo il Cucciolo! Immagino che anche lui, come i miei figli, sia stato portato in chiesa fin dai primi giorni di vita. E ora...beccati 'sta risposta. :))
    Però verrebbe voglia di mangiarselo di baci.
    Buon fine settimana, cara.

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  2. Vedi tu che argomentazione. Sicuramente sei rimasta senza parole. :-)

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