Di Achille, di fiumi e di mari
Nel
XXI libro dell’Iliade incontriamo Achille che, furioso per la morte di
Patroclo, fa strage di Troiani. E’ talmente carico di odio e risentimento che
non è in grado di avere pietà, neanche per Licaone, uno sfortunato figlio di
Priamo, che si getta ai suoi piedi implorando misericordia. Anzi, gli grida
contro: “Giaci laggiù con i pesci, che
tranquilli ti leccheranno il sangue dalla ferita. E non ti piangerà tua madre,
disteso sul letto di morte, ma ti porterà via lo Scamandro vorticoso fino alla
vasta distesa del mare, e con un salto balzerà fuori dalla schiuma di un’onda
scura un pesce che roderà il bianco grasso del corpo di Licaone (vv
120-127).
Non
ha però fatto i conti con il fiume che non ne può più di ricevere corpi e
sangue e lo supplica perché, se gli è
stato dato dagli dei il potere di sterminare i Troiani, almeno si allontani e
vada a combattere altrove: ”Le mie
correnti amabili sono piene di morti, non posso ormai più versare l’acque nel
mare divino, tanto son zeppo di morti: e tu massacri funesto; ma vattene e
smetti: mi fai orrore, capo d’eserciti” (vv.218-221).
Achille,
che non ha paura di niente e di nessuno, ovviamente proclama che non si
sposterà di un millimetro e a questo punto il fiume gonfia le sue acque, spinge
fuori i cadaveri innumerevoli uccisi da Achille, che “erano a mucchi fra l’onde” e si lancia contro il Pelide, che, per
quanto sia Piè veloce, non riesce quasi a sfuggirgli e si salva solo per
l’intervento delle divinità amiche.
So
che non c’entra niente, ma il sentire di venti con punte di 120 km/h e di onde
alte fino a 8 metri mi ha fatto pensare che forse anche i mari, e non solo i fiumi,
possono essere stanchi di accogliere morti e vorrebbero tornare ad essere
strade e non cimiteri.
Hai perfettamente ragione e condivido pinamente il tuo pensiero. La natura spesso si ribella all' uomo che non rispetta più regole né logiche. Faccio fatica a pensare che sia il buon Dio a ribellarsi, stanco di questa umanità egoista, senza valori e moralità
RispondiEliminaDio purtroppo non c'entra: è l'uomo che decide, spesso fin troppo coscientemente, di fare il male
Eliminae invece è proprio quello che serve in questo momento e forse, dovremmo far leggere queste parole a chi ha perso il senso della realtà! :)
RispondiEliminaPurtroppo chi ha perso il senso della realtà ha perso pure la capacità di ascoltare
EliminaQuanto è vero, siamo disperati per tutte queste morti in mare e non solo sono tutti figli nostri, qulcuno disse, molto tempo fa"ama il prossimo tuo come te stesso"oggi sono in pochi a ricordarlo e questi sono derisi e perseguitati
RispondiEliminaTroppo dolore e troppa mprte
EliminaNon so se i mari sono stanchi di cadaveri - ne hanno accolti tanti, dopotutto - ma di sicuro IO sono esasperata sin nelle barbe di tutti questi morti in mare che sarebbero facilmente evitabili, e delle disgustose schermaglie internazioni in proposito.
RispondiEliminaBellissimo post, grazie!
Io non riesco ad accettarlo. Posso capire che si voglia spingere gli altri stati a collaborare a questa emergenza, ma non sulla pelle di chi è già vittima.
EliminaUna bellissima callida iunctura tematica. 👏🏻👏🏻👏🏻
RispondiEliminaGrazie :-)
EliminaSempre tante inutili parole e troppo pochi fatti.
RispondiEliminaTutto molto triste.