Di #insieme raccontiamo 21: La telefonata

Anche questo mese aderisco all'iniziativa di Patricia Moll, "Insieme raccontiamo", con una nuova storia. Per chi volesse partecipare, le regole del gioco sono qui.



LA TELEFONATA

Stava affettando la cipolla per il ragù. La radio accesa a tenerle compagnia. Canticchiava sottovoce così come era capace, stonata e storpiando le parole inglesi.
Quasi a tradimento, dopo il mitico Elvis e il suo IN THE GHETTO, nell’aria si diffuse la voce roca e potente, inconfondibile, di Louis Armstrong.
Le note e le parole di WHAT A WONDERFUL WORLD entrarono nella cucina e dentro di lei.
Si fermò col coltello a mezz’aria come colpita da un pugno.

Come è bello il mondo… ma era bello davvero?



Se guardava alla sua vita di quel momento c’era poco da stare allegri: il lavoro che non c’era, lui sempre più lontano e poi quella macchia.

Da quando l’avevano chiamata, due giorni prima, non riusciva a pensare ad altro. Certo, quando aveva fatto l’esame era un po’ in apprensione, ma poi la radiologa, informalmente, le aveva detto che era tutto a posto e lei non ci aveva pensato più. Ma quella telefonata (“Signora, dobbiamo ricontrollare…c’è una macchia”) l’aveva turbata. In un attimo aveva visto tutta la sua vita scorrerle davanti…e soprattutto per la prima volta si era resa conto che il più era fatto. Sapeva già cosa l’aspettava: c’era passata sua madre e lei l’aveva accompagnata nel suo calvario. 

Avrebbe voluto viaggiare, ma c’era sempre stato qualcosa ad impedirglielo: i figli piccoli, i genitori anziani, la carriera…e ora, probabilmente, era troppo tardi.
Ti immagini quel famoso viaggio in Bretagna dopo una seduta di chemio? 
Basta, ormai era fatta. Avrebbe dovuto sfruttare meglio il prima: sul poi non poteva più contare. 


In due giorni aveva fatto di tutto per non pensare e in parte c’era riuscita, ma ora che aspettava la telefonata non riusciva a trovare un diversivo: la testa era sempre là. Forse sarebbe stato meglio non sapere…un dolore acuto e poi via, non morire poco a poco, fatti a pezzi, tra sofferenze senza fine.


Se solo avesse avuto un po’ di tempo…

Avrebbe preso i bambini e sarebbe partita, sarebbe andata a ballare, avrebbe comprato quelle scarpe rosse e sarebbe andata al cinema, non avrebbe rimandato a poi

dopo il mutuo,

dopo il lavoro,

quando avrò i soldi,

quando il bambino sarà cresciuto…


DRIIIIIN!


Ci siamo.


“Pronto?
Sì, sono io... Mi dica pure… Falso positivo?…E’ proprio sicuro?”


“What a wonderful world”…
 Sì, è proprio vero. Il mondo è meraviglioso.


“Pronto? Vorrei prenotare un viaggio. In Bretagna…”


 


Commenti

  1. Bellissimo Dolcezze!
    Spero non sia realtà, me lo auguro col cuore anche se la telefonata è OTTIMA! So cosa significa quella paura... i rimpianti... il magone...
    Grazie infinite stella!
    Bacio Patri

    ps hai visto che questa volta sono puntuale anch'io? :)

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  2. Bella storia, ci ricorda che è sempre meglio cogliere l'attimo!
    Grazie per essere passata sul mio blog, ti lascio il link se vuoi iscriverti: sarai la benvenuta!

    https://ofeliapride.blogspot.it/

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  3. davvero bello! ma com'è possibile che mi fai sempre scappare la lacrima???
    un abbraccio
    :*

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  4. Mi è piaciuto tantissimo il tuo finale, purtroppo molto realistico.
    Per fortuna che il finale è positivo, fosse sempre così, che sogno!
    Ciao e buona domenica

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  5. Carpe diem diceva un tuo vecchio amico.
    Le telefonate sono sempre in agguato ma dovremmo imparare a vivere come se fosse l'ultimo giorno perché"del doman non v'è certezza"...
    E allora,anche se non abbiamo fatto tutto,io ad esempio vorrei andate in Giordania,a Petra,ma so che non lo farò mai,allora dicevo saremo convinte di aver vissuto pienamente la nostra vita.

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  6. Mi è piaciuto. Anche questo pieno di speranza.

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  7. Mi è piaciuto molto anche questo tuo testo. Complimenti!

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  8. Bellissimo!!!... Per ricordare sempre che - come cantava Claudio (Baglioni)-: LA VITA è ADESSO!...
    Io ci credo fermamente che il tesoro più grande che abbiamo è la vita finché ci è concessa in tutte le sue possibilità.

    Un forte forte forte abbraccio, Dolcezze <3

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