Di auguri di Pasqua




"Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati. E' la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno, una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro.
E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo." 
(Don Tonino Bello )

. .e Buona Pasqua a chi passa di qua!

Commenti

  1. Molto efficace l'immagine del macigno che opprime l'anima usata da Don Tonino. Speriamo che questa Pasqua aiuti ognuno a liberarsi del proprio e che la gioia della Resurrezione possa invaderci e non lasciarci più.
    Un forte abbraccio,
    Rosa

    RispondiElimina
  2. Buona Pasqua Dolcezze, don Tonino Bello intreccia a distanza di anni la mia vita e lo fa sempre in modo molto puntuale. Bello leggerti

    Silvi@

    RispondiElimina
  3. Ciao Dolcezze, bellissimo e molto profondo il brano di don Tonino Bello!
    Tanti auguri a te e alla tue famiglia e buona Pasquetta
    Carmen

    RispondiElimina

Posta un commento