Della ginomirmicomachia




Quando Dolcezze è arrivata al Buen Retiro era assolutamente tranquilla. Già qualche giorno prima del trasferimento aveva provveduto, in modalità colfsfruttataesottopagata, ad aspirare, pulire, disinfettare ogni cosa rimasta inutilizzata per mesi. Ogni stipetto era stato controllato, il cibo scaduto eliminato, i letti rinfrescati e riapparecchiati, nuove scorte di cibo erano state predisposte…insomma, il programma di Dolcezze era quello di disfare i bagagli e correre a mare.  Non appena entrata, però, si era resa conto che nel giro di un paio di giorni la sua dimora era stata occupata: file di rosse formiche andavano e venivano dal  lavello della sua cucina, formicai erano fioriti in giardino e persino il suo pruno era ricoperto dall’intero popolo dei Mirmidoni in armi.
Dolcezze, però, non si era persa d’animo: le formiche la infastidiscono, ovviamente, ma non le fanno impressione: si era rimboccata le maniche (anzi no, non ce le ha) e aveva cominciato a fare strage in casa, a pulire, disinfettare, usare candeggina e tutti i possibili rimedi naturali. Fuori era passata alla polverina magica e, felice e soddisfatta, se n'era andata al mare. Al suo ritorno, però, aveva trovato non una, non due, ma ben tre file di formiche che si affaccendavano nel suo lavello. E no, care, così non va! Si era armata di pezzuola, di candeggina, aveva provato un sottile e inverecondo piacere nel far scorrere l’acqua e affogare le belve. Così imparano.
La mattina successiva si era alzata  ed era andata a preparare il caffè: erano di nuovo là.
Basta, si passa alle maniere forti…e via di Baygon (anche a rischio di avvelenare tutta la famiglia). Un’indagine accurata aveva rivelato che le belve arrivano dal tubo di scarico e da lì è cominciata la disinfestazione. L’odore nauseabondo aveva invaso la cucina, ma finalmente, non si vedeva più un insetto.
Dolcezze era tranquilla. Cominciava a sfaccendare  quando, con la coda dell’occhio, notava un movimento sospetto: proprio là, dal buco del lavello, uscivano, una alla volta, le nemiche. No, non erano loro: avevano chiamato i rinforzi! Alle piccole rosse formiche si sono succedute delle formiche nere, più grosse. Ricomincia la battaglia, ma il BAYGON A QUESTE FA UN BAFFO. Sono formiche geneticamente modificate, che SI NUTRONO di Baygon e, ad ogni assunzione raddoppiano di dimensioni. 
Dolcezze ha individuato almeno quattro divise (ehm, tipi di formiche) diverse, per non parlare degli altri eserciti che scorrazzano all’esterno, in giardino.  La Genitrice ha indicato un’inquietante mistura che, a suo dire, avrebbe sterminato le belve: doveva essere decisamente efficace, invitante e gradita, se le formiche si sono ulteriormente moltiplicate. Dolcezze comincia a credere che l’infallibile sistema di comunicazione del nemico abbia portato ad una sorta di pubblico invito: "Venite, truppe sorelle, qui abbiamo trovato Insettopia “
Dolcezze ha sigillato con la colla a caldo il pertugio sotto il lavello da cui le vedeva uscire, ha invaso il piano di bicarbonato, talco, sale, limone, menta...ma niente.
La cucina è più sterile di una sala operatoria, non si troverebbe una briciola neanche a pagarla oro, ma loro sono sempre là, con amiche e parenti, e sono pure diventate più aggressive. 

Dolcezze non ne può più.
Basta. Ha alzato bandiera bianca.

Commenti

  1. Formiche mutanti, dici?
    Hai provato con un esorcismo?

    RispondiElimina
  2. Consentimelo: gongolo, a noi le formiche mancano... Sono tutte da te! Ihihiihihihihihihi...

    RispondiElimina
  3. Come sempre... mi dispiace per le tue tribolazioni... ma io muoio dal ridere!!!
    Ma è colpa tua... scrivi troppo bene... =)))))))
    Dani

    RispondiElimina
  4. @ Murasaki: in effetti manca solo quello. L'Amato Bene, appena arrivato, ha esordito con un "Ci penso io!" E' andato di candeggina e sgrassatore, mentre io lo guardavo con studiata indifferenza. Alla fine della sua titanica impresa mi ha guardato: "Vedi?Non ce n'è più nemmeno una!" Ed io: "Guarda meglio" . A quel punto ha cominciato ad imprecare in sanscrito.
    @ Regina: come ti ho già detto, se fossero stati scarafaggi me ne sarai andata da casa
    @ decoriciclo: ridi, ridi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La scena dell'ultimo arrivato che dice "Lascia fare a me, ci penso io!" è sempre molto, molto divertente - a parte il fatto che dopo le formiche ci sono ancora, intendo...

      Elimina
  5. Mi spiace, ma mi ha fatto ridere e sorridere il racconto. Anch'io lotto contro le formiche, soprattutto in un'ala della casa. Intanto uso la polvere di Baygon lungo il perimetro delle stanze coinvolte. Poi, però, per le pulizie è un gran da fare, perché la polvere si mescola con l'acqua e pare impermeabile.
    Non usare, però, lo stratagemma del protagonista della novella pirandelliana "Vittoria delle formiche". :-)

    RispondiElimina
  6. Ciao, mi sono spaventata quando ho letto il titolo del tuo post.....adesso so cosa vuol dire:) il tuo racconto è molto divertente ma cosa vuoi le formiche sono a mio avviso molto meglio degli scorpioni ,li trovo sempre nella casa di montagna quando la riapro :(
    un baiser

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo! Scorpioni, topi e scarafaggi mi fanno proprio paura...in quel caso, veramente , sarei scappata io.
      Il titolo del post voleva essere una bonaria presa in giro, per epicizzare il titanico sforzo fra me e loro

      Elimina

Posta un commento