Dell'adolescente nomofobico


dal web
Già  da un'altra parte abbiamo presentato  la tipologia più diffusa di adolescente dei nostri giorni, quello con cellulare impiantato nella mano e con inevitabile sindrome del tunnel carpale,  ma da questo deriva inevitabilmente un altro esemplare: l'adolescente nomofobico, di cui Dolcezze ha avuto mirabile saggio alla festa dei 18 anni della NipotePiccola.

Si arriva: locale bellissimo, sul mare, vista spettacolare sullo Stretto e, invece di: "Che bello qui!" , parte l'urlo: "Non prende!" . E comincia la disperata ricerca della connessione. Ti guardi intorno e vedi decine di ragazzi che vagano di qua e di là con l'occhio al cellulare e si producono in contorsioni varie , allungando e alzando braccia finché uno urla: "Qua prende!" E allora la folla si sposta sull'unico metro quadrato che consenta il contatto col mondo di fuori. La scoperta del Luogo Sacro è fonte di conforto, perché fino a quel momento, nessuno ha fatto gli auguri alla festeggiata o ha salutato gli amici.
Cominciano le danze, ma dopo ogni ballo c'è la processione verso il Luogo Sacro, non sia mai che sia arrivata una nuova notifica o che il fidanzatino abbia mandato un messaggio.
Superato il problema della connessione, comincia quello della carica. Sì, ormai ci sono quelle meravigliose batterie portatili, ma come le puoi mettere in quelle mini borsettine, già occupate dal cellulare, anche quegli ingombranti aggeggi? Però per il caricatore il posto lo si trova, eventualmente lasciando a casa i fazzoletti, il borsellino o i documenti. L'importante è, quindi, localizzare una presa, per poi prendere posto lì vicino...non sia mai che il telefono si scarichi. E siccome non si può certo lasciare Lo Strumento incustodito, mentre si ricarica gli adolescenti tutti restano lì seduti, nonostante il buffet, nonostante il ballo preferito, nonostante la torta...

Forse il telefono allunga la vita, ma sicuramente te ne fa perdere una gran parte.

Commenti

  1. ma se sono ad una festa con gli amici con chi si devono messaggiare? ma io sono troppo antiquata x capire...

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  2. Chissà perchè però quando li cerchi tu (i tuoi figli) non rispondono mai (il telefono era in carica o spento o non raggiungibile o non ho sentito lo squillo......) mentre per gli amici sono sempre reperibili, in qualsiasi orario.
    Buona settimana
    Adriana

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  3. Hai ragione.Ricordo che ai 18 anni di mio figlio,le ragazze,che sono moolto più dipendenti dei maschi,stavano sedute a messaggiare senza dialogare minimamente con chi avevano vicino.
    Una cosa deprimente.
    E poi,come dice giustamente Adriana,se li cerchi hanno sempre il silenzioso.
    Infatti quando faccio lezione se squilla il telefono io dico sempre al mio allievo -"se è tua madre rispondi alle mamme si deve sempre rispondere!!!!".

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