Dell'adolescente maturando



Il maturando è un adolescente atipico. 
Intanto è un adolescente un po' cresciuto, che si dà arie da uomo fatto ma in realtà è terrorizzato dalla prima grande prova che lo aspetta.
Per tutto l'anno scolastico ha studiato più o meno bene, convinto di avere taaaanto tempo ancora, salvo rendersi conto che mancano 10 giorni e c'è ancora qualche programma da ultimare.
Adesso che il tempo stringe, l'ansia monta e comincia il delirio...Anche qualora si fosse applicato in più o meno tutte le discipline, ora si rende conto che le cose che non sa sono superiori a quelle che sa e comincia a soffrire di  paurosi vuoti di memoria. 
Quando ha in mano il Documento del 15 maggio con i programmi definitivi di tutte le materie comincia a lamentare che la prof. mostro ha messo più di quanto fatto, salvo poi scoprire che, in realtà, i suoi compagni HANNO STUDIATO quelle cose, mentre LUI ne era totalmente ignaro. 
E allora parte la fifa nera: Non ce la farò mai!!!
Cominciano, quindi,  i gruppi di studio, in cui ognuno spiega ciò che sa e spera che gli venga spiegato ciò che ignora, si moltiplica il ricorso ai genitori e, qualora questi siano docenti, si pretende da loro la conoscenza di tutto lo scibile (Posso ripeterti Fisica? Che ne sai di Chimica Organica?) 
Parte poi il toto-commissari (Ma chi sono? Come sono?), quindi l'ansia "Sezione e Lettera scelta" (Spero di non essere il primo. Spero di non essere l'ultimo. Spero di finire presto. Spero di avere più tempo per ripetere classico), in un crescendo di incoerenza e di follia.
Si interrogano gli alunni dei commissari esterni, per scoprire le caratteristiche degli esaminatori, si supplica il docente interno per avere anticipazioni sulle date degli orali, si fanno previsioni sugli argomenti delle prove scritte e, soprattutto, si studia sul serio

A farlo durante l'anno come ora, non ci sarebbe stato bisogno di organizzare anche gruppi di preghiera...

Commenti

  1. buahhah io mi accodo sul gruppo di preghiera!
    Vedi i miei genitori, che sono persone piuttosto scaltre, durante la mia maturità' decisero di andarsene in vacanza in modo che io mi sbattessi autonomamente nelle follie di studio non stop. Tornarono esattamente la sera prima del tema di italiano....in caso tu non ci avessi pensato e' una tattica efficientissima per mantenere la sanità' mentale (del genitore ovviamente)

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  2. Il mio mi ha confessato candidamente che se non ha l'acqua alla gola non si concentra...
    Bene,ora è sott'acqua,fa le nottate,ha le occhiaie e dice che lo stresso.
    E io non dormo.Domani mattina S.Messa alle 8

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  3. @ MammaInSe: E come potrei fare? Ho la mia Quinta da seguire!
    Ammiro, comunque, i tuoi:GENIALI!!!!
    @ Solsido: Il mio è nelle stesse condizioni: mutatis mutandis, ovvviamente il "maturando" di cui parlo è lui

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  4. Un po' di tirate fanno parte del rito, e aiutano la concentrazione.
    Fagli l'ovetto sbattuto (o un qualche equivalente, se non gli piacciono le uova sbattute), mostrati molto comprensiva ed esci il più possibile, seguendo l'esempio dei saggissimi genitori di MammainSE ^__^
    (NB: se non te lo ricordi: "Non so NULLA" e "Mi segano" non sono affermazioni più o meno pertinenti alla realtà, bensì mantra che da millenni ogni generazione ripete. Sembra che abbiano il potere di rafforzare la concentrazione, e poi fanno parte del rito :)

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    1. Io vorrei farlo, vorrei uscire, vorrei, a dire la verità, scappare in Cina...ma non posso. Se ti dicessi che mio figlio mi prepara il caffè per farmi alzare dal divano dove sonnecchio dopo pranzo? Per il resto...ovetti, granite, fette di carne per lui e i sodali che bivaccano qui...non ci manca nulla!

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