Dell'adolescente in vacanza




L'adolescente in vacanza è un leone uscito dalla gabbia, che deve recuperare il tempo perso in inverno a studiare.
L'adolescente in vacanza attua corsi di recupero di Play station, ritenendo che la suddetta si sia sentita troppo trascurata  e, se femmina, trascorre ore a decorare le proprie unghie con smalti dai colori improbabili, che poi puntualmente rimuove con ettolitri di solvente.
L’adolescente in vacanza è l’egoismo personificato: esiste solo lui e le sue esigenze, i suoi bisogni, le sue necessità e di tutti gli altri…se ne infischia!
L’adolescente in vacanza è…in vacanza, cioè è “vacante” di tutte le norme di civile comportamento faticosamente insegnate dalla famiglia.
Innanzi tutto vive un profondo squilibrio dei ritmi sonno-veglia: si alza all’ora di pranzo e va a dormire alle 3 di notte (e ti impedisce così di passare l'aspirapolvere o di lavare i pavimenti o di riordinare la stanza). Forse a causa di questa alterazione, dimentica di rifarsi il letto. Dal momento che deve andare al mare, trascura la sua igiene (“tanto faccio una nuotata e poi faccio la doccia”). Peccato che poi abbia altro da fare e tu riesca a farlo lavare solo quando deve uscire la sera con gli amici.
L’adolescente in vacanza usa la casa come un albergo: vi mangia e vi dorme. Al massimo ti fa la grazia di portarti a casa gli amici, alias branco di cavallette che svuotano il tuo frigorifero, esauriscono le scorte d’acqua e poi vanno via, a saccheggiare altre dimore, lasciando i resti del loro passaggio: bicchieri di carta usati, tovaglioli accartocciati, avanzi di pizza.
Ecco, sì, la pizza…
L’adolescente in vacanza non si alimenta normalmente: mangia granite, gelati e pizza. Al massimo focacce.  Non c’è pericolo che questa alimentazione ricca di carboidrati lo faccia ingrassare perché, fra il metabolismo accelerato, le nuotate e le corse in bicicletta brucia tutto ciò che mangia.
L’adolescente in vacanza gioca, a calcio, a tennis o a basket, se è uno sportivo…alla Play station se è un pigro o se i suoi amici non sono ancora arrivati.
L’adolescente in vacanza non studia, anche se qualche prof malvagio gli ha lasciato compiti da fare. Rimanda ad un “poi” indefinito l’adempimento di questo suo dovere ma, se è un lettore, affronta tomi da 1200 pagine che fanno impallidire te, che hai la presunzione di essere un esperto.
L’adolescente in vacanza vive ancora più del solito in un mondo parallelo, si scoccia se tu lo inviti a tornare a casa presto (anche perché tu vorresti andare a dormire!) e ambisce al possesso delle chiavi. Se lo chiami al cellulare per sapere dov’è e quando ha intenzione di tornare, si infastidisce, perché lo fai sfigurare davanti al gruppo.
E finisce che gli organizzi le serate in casa tua, impastando chili di farina e preparando gelati, perché almeno sai dov’è e stai tranquilla e cominci a conoscere ogni singola cavalletta e a considerarla parte della famiglia, anche perché ronza sempre intorno a casa tua. 

Insomma, per capirci, ad un adolescente in vacanza corrisponde un genitore ansioso e stressato che aspirava a qualche giorno di relax e, invece, è costretto a fare le ore piccole per controllare ed aspettare il nobile rampollo.
E allora succede che quello stesso genitore che sperava che i figli piccoli crescessero per essere più libero, scopre con raccapriccio che adesso è ancora peggio e che, almeno, da piccoli li mettevi a letto e ti rilassavi, mentre ora stai lì ad agitarti e ad accusare il coniuge: “Sei tu che l’hai fatto uscire”.

(La foto vi dà l'idea del bello di cui godo...quando non devo impastare farina!)

 

Commenti

  1. Beh sinceramente mi sarebbe piaciuto tanto essere quel tipo di adolescente in vacanza... Purtroppo non sempre è possibile... Sei una brava mamma!

    Maira

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  2. foto precisa precisa... ti presento la mia tredicenne lettrice, sportiva nell'anima (e poco più) che ingrassa solo a respirare un paio di boccate d'aria in eccesso?
    a parte questo dettaglio... siamo sulla stessa barca, sallo ^_^

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  3. Recepito, grazie! Parola di MammArch, madre di bimba quasi 5enne e di piccolina di 15 mesi, che ogni tanto si lamenta ma in cuor suo sa che l'aspetta ancora il peggio!!! ;)

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  4. @ Maira: Decisamente sarebbe piaciuto anche a me! Le mie estati da adolescente sono state ben diverse (mi sa che ci faccio un post!), ma erano altri tempi, altri luoghi ...e altri genitori, molto meno pazienti!
    @ Carla: Credimi, parlo anch'io per esperienza diretta!
    @ MammArch:Infatti, infatti... "Figli piccoli, guai piccoli, figli grandi, guai grandi"

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    1. Certo lo so, ma almeno hai l'attenuante degli altri tempi e degli altri luoghi... Io l'adolescenza l'ho passata da poco, eppure i genitori sembrano proprio quelli di altri tempi!

      Maira

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  5. I miei figli,specie il grande,il sognatore per eccellenza,una volta arrivati nella casa al mare, chiudono col mondo,fuori tutti!
    Significa che mangiano,dormono,leggono,giocano alla play nel più totale isolamento dal mondo esterno.
    Per me,casinista per dna,è inconcepibile.Mi arrovello pensando che non si divertono,che forse è colpa nostra che non offriamo loro qualcosa di meglio,che chissà cosa c'è dietro questa scelta...e invece loro sono beati
    Il grande mi dice"mamma,se non approfitto ora per fare le cose che mi piacciono,leggere,dormire,scrivere,quando posso ,d'inverno con la scuola e tutti gli altri impegni?"
    Come dicevano gli antichi"pi tappi o pi tappini "non c'è mai pace.

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  6. Che bello, mi hai fatto ridere con il tuo racconto!
    In effetto lo condivido in parte.
    Le mie sono più casalinghe o, almeno non fanno ore tarde e studiano (fuori il dente fuori il dolore dicono!)
    Ma la grande vivrebbe con gli amici sempre d'estate quindi anche casa mia è un porto di mare.
    Comunque io, personalmente, non tornerei mai a quando erano piccole. Ora le godo molto di più e facciamo tante cose "da pari a pari". Ho con loro un bel dialogo e anche un buon aiuto in casa.
    Ma io non sono mai stata tanto portata per i bimbi piccoli.
    Un abbraccio Maria

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  7. @ Solsido: comprendo perfettamente il tuo figlio grande. Fosse per me farei la stessa cosa, dopo avere, però, fatto un viaggio da qualche parte. Perché vacanza è allontanarsi dal proprio mondo, almeno per un po', ma poi tornare e dedicarsi a ciò che si ama.
    @ Maria: questa per i miei è una condizione molto momentanea e circoscritta perché difficilmente, in condizioni normali, si muovono. E' , appunto, la dimensione vacanziera e, ricordati, che io ho tante "cavallette" sott'occhio da studiare e parlo non solo dei miei figli!

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  8. Come ti capisco Liria! Toglimi una curiosità: quello che si vede in foto, in cima al promontorio , è per caso il Santuario di Tindari? Comunque e dovunque sia, è un posto stupendo!

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