Di conclusioni e di inizi (e di segnalibri/calamite)


Ci sono storie e storie, giorni e giorni, classi e classi e affinità elettive che spesso si concretizzano in incontri che vanno al di là della normale quotidianità e del dovere scolastico. Così  è stato con la Quinta che ho salutato e che da mercoledì affronterà la Maturità. Li ho presi adolescenti in prima e li consegno ora all'esame e alla vita. Sì, mi rendo conto che queste parole suonano un po' retoriche, ma non è così. 
Non è certamente la prima classe che porto alla maturità e non sarà l'ultima, ma con questa c'è stato un cammino diverso, una condivisione di esperienze, di gioie, di dolori, di aspri confronti, che fa sì che sia diversa e che io sappia, già da ora, che mi mancheranno, nonostante tutto.
Per loro ho voluto preparare un dono, niente di che, per carità, ma che esprimesse un segno e un augurio. Il tempo era poco (mai vissuto un periodo di attività scolastica così febbrile e intenso...ve ne dovrò parlare, prima o poi!) e io volevo qualcosa che , comunque, si riagganciasse con il percorso di questi anni. 
Mumble, Mumble... Avevo pensato ad un gessetto calamita, ma, contemporaneamente, volevo una frase in latino.


La combinazione dei due soggetti non era immediata, fin quando la Meravigliosa Vicina mi ha dato un suggerimento. Detto fatto: 



Segnalibro con augurio/monito/consiglio suggerito dagli antichi


In bocca al lupo e... ad maiora!!!

Commenti

  1. Hai avuto un bellissimo pensiero!
    I tuoi alunni ti ricorderanno con grande piacere!

    RispondiElimina
  2. Come ti capisco. Tutte le classi hanno qualcosa che ti lega a loro, ma ci sono delle storie che, semplicemente, sono uniche, perché prendono binari tutti loro. È stato così, se pure in maniera ancor più peculiare, con la mia Onda, lasciata al biennio ma nei fatti portata all'esame di maturità. E qualcosa di paragonabile a quello che tu racconti sta avvenendo invece coi Merry Men. Sono momenti inspiegabili e indimenticabili, goditeli in tutta la potenza del loro dolce-amaro.

    RispondiElimina
  3. ciao Lyria!!! bellissimo il pensiero che hai avuto nei confronti dei tuoi ragazzi....
    un affettuoso abbraccio,
    A.Ct.

    RispondiElimina
  4. Sono venuti benissimo i tuoi gessetti con massima in latino!
    anch'io quest'anno ho due terze che mi dispiace tanto dover lasciare. E l'altro giorno, durante la prova scritta d'italiano, quando una delle ragazze è scoppiata in lacrime dicendo che non voleva lasciare la nostra scuola....c'è mancato poco che mi mettessi a piangere anch'io!
    Il tempo passa, loro crescono e dobbiamo lasciarli andare. Speriamo solo di essere stati capaci di dar loro ali per volare.
    Un abbraccio,
    Rosa

    RispondiElimina
  5. @ Linda: Speriamo!
    @Povna: Questo è uno dei motivi per cui il nostro lavoro è bellissimo: c'è sempre tanto da scoprire e da vivere
    @ Angie: Grazie! È sempre bello ritrovarti!
    @Rosa: Ai miei alunni ho scritto una mail in cui, in modo diverso, ho detto esattamente quello che dici tu: tu parli di ali per volare, io di strumenti di navigazione e solide navi. A tutti auguriamo un vento favorevole...

    RispondiElimina
  6. Due idee che unite assieme diventano un regalo sicuramente gradito. E' bello quando i prode sono come te: ci tengono veramente ai ragazzi e il loro lavoro è una "missione" e non un "timbrare il cartellino".
    Ti stimo!
    Un abbraccio Maria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie. Non sempre è facile e non sempre il nostro lavoro viene apprezzato, ma è comunque bellissimo

      Elimina

Posta un commento